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Portare l'attenzione sulle possibilità formative della scuola secondaria può voler dire molte cose. In questo volume s'intende restituire all'esperienza formativa il suo significato originario, relativo alla dimensione esistenziale e progettuale del dare forma all'esistenza e, con essa, alla personalità soggettiva. Assumendo le Lingue e le Civiltà moderne come ambiti del sapere per i quali l'apertura di orizzonti, la scoperta e la conoscenza di modi e stili, la comparazione sociale e culturale di tradizioni e modelli, corrispondono ad altrettanti esercizi di intelligenza e di formazione, ne viene che lo studio e la curiosità critica possono saldarsi alla relazione educativa e culturale tra insegnante e studente. Di qui la scelta di tratteggiare i nodi pedagogici essenziali alla strutturazione, nell'insegnante, di un atteggiamento preliminare culturalmente e formativamente consapevole e di descrivere alcune esperienze esemplari, diversificate e per grado di scuola e per tipo di studi, su tre delle lingue maggiormente studiate nella scuola secondaria, in modo da offrire uno sguardo plurale, relativo a contesti e a impostazioni del lavoro differenti, con l'intento di restituire spunti operativi e occasioni di riflessione. In questo orizzonte, ciascuna delle attività formative e didattiche proposte a partire da alcuni nuclei tematici - i diritti civili, l'incontro con lo straniero, la conoscenza personale attraverso la letteratura, il bello nell'opera lirica, l'ideazione attraverso il teatro - mira ad approfondire il senso del rapporto con la cultura e a rovesciare lo stereotipo che troppo frequentemente la riguarda. Nella piena consapevolezza delle molte e sempre più impegnative difficoltà che gli insegnanti sono chiamati a fronteggiare, il volume tenta di mostrare una via che non smarrisca, tra le tante urgenze, l'impegno educativo come traccia di senso del mestiere d'insegnare.